Il Fascismo degli antifascisti

Agli antifascisti senza fascismo e soprattutto al “fascismo degli antifascisti” aveva dedicato un mirabile saggio, in tempi non sospetti, Pierpaolo Pasolini. Oggi partiti, sindacati e stampa, come un sol coro, non esercitano alcuna vigile critica sull’azione di governi da tempo presieduti e composti, nei dicasteri chiave, da soggetti privi di qualsivoglia legittimazione democratica. Meno che mai partiti, stampa e sindacati confederali si occupano della tenuta dello stato di diritto e dell’ordinamento democratico nell’interminabile stato di emergenza sanitario. Quelli che, come gli operatori dell’informazione, dovrebbero essere i cani da guardia della democrazia si sono trasformati negli adulanti servi sciocchi del potere. Assistiamo alla costante criminalizzazione del dissenso. I metodi brutali cui fanno ricorso le forze di polizie, mandate in piazza per le manifestazioni di protesta contro il green pass, non formano oggetto di denunzia. https://www.facebook.com/lantidiplomatico/videos/718408352448944/. Tanto non accade quando a protestare sono gli antagonisti che di consuetudine mettono le città a ferro e fuoco. L’obiettivo è chiaro: asfaltare la protesta con metodi cileni. Se critichi il governo sei fascista, se critichi la gestione della pandemia sei no vax, se non sei fascista sei comunque un sovranista. Se eserciti un diritto, quello a non sottoporti a trattamenti sanitari non obbligatori, sei un sabotatore delle progressive sorti dell’umanità segnata dal vaccino e meriti la morte per fame. Se vai in piazza per manifestare il dissenso alle assurde scelte politiche del governo, sei un violento. Se sei portuale, seduto per terra con il rosario sgranato, fanno bene i poliziotti, in farsesca tenuta tenuta antisommossa, a spazzarti via con gli idranti come tu fossi l’ultimo hooligans della storia del mondo. Siamo agli azzeramenti degli spazi di libertà a mezzo pandemenza che non è altro che il pretesto dei “veri conservatori” per mantenere lo status quo e spazzare via ogni residua forma di dissenso. Non è vero che sono nemici del fascismo, è vero invece che hanno bisogno del fascismo come l’aria per sopravvivere, per paventare l’esistenza di un pericolo e, soprattutto, per nascondere che sono loro il peggior fascismo fino ad oggi mai concepito. Carmine Ippolito

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