Ne vale la pena?

Era prevedibile che somministrare, come vaccini, farmaci ad RNA ribosomico non adeguatamente sperimentati avrebbe esposto gli assuntori a concreto rischio di eventi avversi gravi. Di dubbia attendibilità il parere degli espertoni. Il rapporto incestuoso tra Big Pharma, operatori ed organizzazioni sanitarie.

rendimento di grazie dopo la peste – Mirko Spadaro



Si tratta di farmaci la cui somministrazione è stata autorizzata senza alcuna adeguata sperimentazione. Del tutto ipocrita è, quindi, il clamore generato dai gravi effetti collaterali registrati, in non rari casi, da parte di chi ne ha volontariamente richiesto l’inoculazione. Quello degli eventi avversi, derivanti dall’assunzione dei vaccini anti sars corona virus, è un fenomeno atteso che non deve destare alcuno scandalo. Il foglietto illustrativo del Cominarty pfizer Biontech, per esempio, parla chiaro: circa le possibili interazioni con altri farmaci oppure circa le possibili controindicazioni in pazienti affetti da patologie predisponenti agli eventi avversi che si stanno più frequentemente registrando negli ultimi giorni( tromboembolie), non ci sono studi. Dal molto più succinto foglietto illustrativo di Astrezeneca si apprende, invece, che il farmaco non protegge tutti gli assuntori, la durata della protezione non è nota e i dati disponibili, circa i possibili effetti sui soggetti con età superiore ai 55 anni, sono limitati. Sempre dalla lettura del foglietto di Astrazeneca si apprende, altresì, che il preparato da iniettare contiene “adenovirus di Scimpanzè coltivato in cellule renali embrionali umane geneticamente modificate”, ossia in cellule di feti abortiti sottoposte a manipolazione genetica. I cosiddetti scienziati, i luminari, negano con fermezza che, allo stato, i decessi o i gravi effetti collaterali siano legati da un rapporto di causa ed effetto con l’inoculazione del vaccino. Allo stato “non ci sono evidenze” che dimostrino “il rapporto causale” – così si esprimono gli espertoni – tra l’assunzione del vaccino e l’evento avverso letale registrato in varie parti del mondo. Tacciono, però, i luminari, sulla significativa circostanza che neppure ci siano evidenze che, allo stato, questo rapporto di causa ed effetto lo escludano in percentuali accettabili tali da fare ritenere il rischio di effetti avversi accettabile. Le autorità cosiddette di vigilanza sui farmaci, che hanno progressivamento commissariato le democrazie occidentali, hanno autorizzato la somministrazione di tali preparati ed adesso tentano di convincerci che è normale che la popolazione del pianeta si sottoponga, quale sterminata platea di cavie umane, al più grande esperimento di eugenetica che la storia dell’umanità abbia mai registrato.

I luminari che amabilmente pontificano, dall’elevato soglio accademico di cui ciascuno di loro, a vario titolo, ama menar vanto, tacciono però su di un’altra più significativa circostanza: hanno mai percepito finanziamenti, in qualsiasi forma, dalle multinazionali di Big pharma? Vero è che le organizzazioni sanitarie, gli istituti di ricerca, i singoli operatori sanitari, in svariate forme, ogni anno ricevono lauti finanziamenti da tutte le influenti multinazionali di Big Pharma. E tali strutture, come numerosi singoli operatori sanitari, percepiscono, quindi, anche dalle case produttrici dei vaccini compendiose elargizioni. Non va sottaciuto che ta i beneficiari di tali finanziamenti vi sono anche enti sanitari di tipo istituzionale, come l’ISS (Istituto superiore della sanità). https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/29/big-pharma-controlla-medici-ed-enti-sanitari-ai-pazienti-va-garantita-totale-trasparenza/5485545/?fbclid=IwAR3v3IF8TvNfLlJxQsoOWWJR9RvIr_vD_8evyURi1tDh_tWkS31-V5GPBWw.

Quale attendibilità scientifica accredita il parere dell’autorevole luminare allorquando quest’ultimo, o la struttura sanitaria di appartenenza, risulti non occasionale percettore del generoso obolo promanante dall’arcipelago di Big Pharma?

Falcone insegnava: segui il denaro e troverai il colpevole. Sappiamo come è andata a finire: il magistrato palermitano mise in crisi in crisi, per la prima volta, il sistema mafioso. Sulla sua strada, e su quella della sua scorta, però incrociò una carica di esplosivo ad altissimo potenziale come nemmeno a Beirut o a via Rasella. Restano i dati grezzi ed oggettivi su cui è bene che ciascuno eserciti criticamente il proprio pensiero: l’inoculazione dei vaccini sperimentali implica, per ciascuno, gli inevitabili rischi connessi all’assunzione di farmaci non adeguatamente testati. L’assunzione di siffatto farmaco ad RNA ribosomico, per la prima volta utilizzato come vaccino, neppure solleva dalle conseguenti pesanti restrizioni connesse alla perdurante circolazione del virus e delle sue molteplici varianti. Una volta inoculato il mirabolante vaccino, l’assuntore infatti deve comunque rispettare il coprifuoco, sottostare al divieto di allontanarsi dalle abitazioni senza giustificato motivo ( arresti domiciliari), rispettare le chiusure, rinunziare all’esercizio dei diritti fondamentali come quello al lavoro, allo studio o alla salute se portatore di altre gravi patologie, indossare le mascherine, osservare le distanze etc. Assumendo siffatti vaccini si finisce, in definitiva, per affrontare un serio rischio, senza riportare alcun certo beneficio, e tutto allo scopo di evitare di contrarre un’infezione che, se affrontata precocemente, deve riconoscersi curabile. Nel frattempo, quindi, anche se vaccinati, per una malintesa paura di morire, si continua a smettere di vivere. Ne vale la pena?

Carmine Ippolito



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