10 domande ai terroristi biosanitari


L’analisi dei numeri non giustifica alcun allarme contagio. L’aumento dei contagi dipende dal numero dei tamponi esponenzialmente aumentato nelle ultime settimane – nel mentre, guarda un po’, si avvicina il voto di settembre. Soprattutto la percentuale dei contagi, in rapporto al numero dei tamponi effettuati, è sempre bassissima. A questo si aggiunga che i nuovi contagiati sono in assoluta maggioranza asintomatici, o lievemente sintomatici, per avere chiaro che, con tutta evidenza, c’è chi ha interesse a seminare un ingiustificato allarme nella popolazione. Domandina alla magistratura letargica: il procurato allarme è sempre un reato punito ai sensi dell’art. 658 del codice penale? La questione è un’altra: il virus manifesta ormai una percentuale di letalità modesta. Se così non fosse, dovremmo rinunciare a democrazia, stato di diritto e del lavoro, ed ad ogni altra conquista di civiltà gettando il paese nel baratro della miseria, finché l’ultimo patogeno non sia scomparso dalla faccia della terra? La pandemia ha dimostrato, purtroppo, che l’umanità è regredita, si e’ involuta. La regressione verso la barbarie è il vero male da estirpare, prima ancora del corona virus. Nessuno crede più in nulla ed ognuno pensa solo a salvarsi la pelle. Il potere politico ne approfitta per corrodere progressivamente lo stato democratico e lo stato di diritto. I burocrati, gli statali del posto fisso, per trasformare quello che, in non rari casi, è già un lauto stipendio in un sussidio, per percepire il quale, il mero rischio di contrazione del virus, li legittima a non doversi recare sul luogo di lavoro. Ne deriva la sostanziale paralisi di strategici e fondamentali apparati istituzionali e amministrativi ( Comuni, prefetture, Tribunali e uffici giudiziari). Il solo rischio di contrazione di un virus – che, deve essere chiaro, esiste ma fa meno vittime di tumori, cardiopatie, vittime della strada e di infortuni sul lavoro, di infezioni ospedaliere e di indigestioni – ha cancellato ogni pietà e legittima i lavativi dello stipendio fisso a far precipitare la nazione nella miseria e nella barbarie. Occorre sospendere tutte le attività dallo svolgimento delle quali ne possa derivare un rischio di malattie o mortalità, cominciando dalla circolazione stradale fino a tutta la cantieristica? Le domande cui, dopo sei mesi di pandemia, devono rispondere finalmente gli espertoni sono, allora, le seguenti: 1) reca più danni alla salute – non solo fisica ovviamente, ma anche mentale – il rischio di contrazione di coronavirus o tutte le assurde e intermittenti limitazioni, confinamenti in casa e misure di protezione cumulativamente concepite? 2) L’eventuale perdurare del contagio a tempo illimitato, ci imporrà di gettare la nazione nel baratro, nella barbarie del diritto e nella miseria più totale? 3) avere contratto il contagio equivale ad essere un ammalato di coronavirus, anche se asintomatico? 4) I deceduti, dopo avere contratto il coronavirus, sono da considerarsi tutti deceduti a causa del coronavirus? 5) Perché i deceduti non sono mai stati sottoposti ad autopsia per individuare la patologia che ne ha determinato il decesso? 6) perchè, in vista della ripresa di settembre, è stato esponenzialmente aumentato il numero dei tamponi ? 7) Se il contagio viene debellato dal sistema immunitario degli individui, il prolungato confinamento in casa lo rafforza o lo deprime irrimediabilmente? La sospensione delle attivita’ sportive rafforza o deprime il sistema immunitario? 8) La circostanza che il numero dei contagiati asintomatici sia enorme, non costituisce un indicatore che la popolazione si va immunizzando? 9) L’uso prolungato delle mascherine espone a rischio concreto la salute di coloro che ne fanno uso? 10) Costringere gli utenti di pubblici uffici ad interminabili attese, all’esterno dei locali aperti al pubblico, con conseguente esposizione di anziani e malati alle asprezze del clima, è una misura adottata a tutela della salute di tutti? O vi sono categorie di burocrati ( pubblici dipendenti, bancari, impiegati o funzionari di prefettura, magistrati o personale di cancelleria, meritevoli di discriminatoria protezione a discapito e sulla pelle di cittadini figli di un Dio minore?




Carmine Ippolito

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