Pastiera connection


Esercenti di pasticcerie napoletane additati a nuovi nemici del popolo. Le forze dell’ordine hanno dimostrato inconsueto accanimento nel reprimere gli italiani trasgressori delle misure di contenimento del virus. Analogo impegno non viene profuso nei confronti degli irregolari trasgressori dei medesimi divieti e dei trafficanti che, anche in tempi di coronavirus, perseverano negli sbarchi illegali

Nelle crisi comprendi chi hai di fronte e per cosa si batte. Le forze dell’ordine sono in grado di sgombrare piazze e strade, recludere una nazione agli arresti domiciliari, accanitamente perseguire e perseguitare chi fa, da solo e ben distanziato, una corsa sul lungomare (per preservare dopo 35 giorni di quarantena quello che resta dell’equilibrio psico fisico e della funzionalità del sistema immunitario gravemente compromesso dalla forzata inattività). La polizia delle Comunicazioni, addirittura, si è proditoriamente profusa per debellare un ignominioso traffico di pastiere pasquali on line. Esercenti di pasticcerie napoletane, additati a nuovi nemici del popolo, hanno osato avviare, on line, una vendita di dolci pasquali, per fare fronte ai costi fissi ed alle perdite conseguenti alla prolungata chiusura delle loro aziende. Insomma per tirare a campare. L’economia reale è ferma da un periodo doppio a quello di ordinaria incubazione del virus. Sicché la quarantena, allo stato, potrebbe comunque essere temperata con il ricorso a quelle forme di prevenzione del contagio che in questo periodo sono entrate a fare parte del comportamento comune. L’operazione della polizia postale – va detto – è stata brillante. Gli ufficiali ed agenti che l’hanno condotta a termine saranno meritoriamente proposti per una medaglia al merito. Alla peggio saranno insigniti di un encomio. Le sanzioni nei confronti degli esercenti denunciati saranno, invece, il colpo di grazia, sotto il profilo della tenuta delle imprese di questi avventati operatori commerciali, per le loro famiglie e per quelle dei loro dipendenti. Non importa, il nuovo motto è: dura lex, sed lex. E De Luca, lo sceriffo, è il suo profeta. Occorre essere inflessibili e, nel superiore fine di combattere i pasticcieri untori, ogni esitazione va considerata un crimine. Eppure molteplici forme di vendita on line sono state consentite a tutte le multinazionali del web anche in Campania. E’ noto che a costoro, ed alla grande distribuzione, è stato consentito, l’impiego a tempo pieno di addetti, magazzinieri e trasportatori i cui innumerevoli contatti e spostamenti giammai sono stati considerati fattori di rischio per la diffusione del contagio. Gli Italiani sono devotamente ammirati dell’operato delle forze di polizia nella gestione della crisi coronavirus. Le piazze, le strade, i parchi, le spiagge sono state sgombrate da tutti i loro connazionali. Nel frattempo, nei quartieri periferici gli extracomunitari hanno continuato a gironzolare liberamente. Nel centro di Napoli, al Vasto, porta Capuana, Ferrovia gli immigrati, infatti, tuttora circolano, bivaccano, amabilmente si riuniscono sotto gli occhi distratti di pattuglie di forze dell’ordine che presidiano scenograficamente l’area al solo fine di reprimere, asimettricamente, e quindi discriminatoriamente, la libera circolazione soltanto dei residenti. La ministra Bellanova, un genio, invoca addirittura la concessione della cittadinanza ai non regolari in ragione proprio dell’emergenza epidemica, sebbene circa un milione di inattivi, prenditori di sussidi di cittadinanza, dovrebbero essere disponibili ad essere impiegati nelle attività di raccolta che languono nei campi delle aziende. Ai pasticcieri, invece, viene contestata l’ imperdonabile trasgressione ed imposta la perdurante chiusura. Analogo trattamento non viene riservato, é inutile dirlo, agli equipaggi delle ong. Lo scopo di favorire gli sbarchi irregolari è una finalità meritevole soprattutto durante le epidemie a base virale. Lo sbarco illegale legittima forse la condotte delle ong? Costoro non sono sanzionabili al pari dei cittadini italiani denunciati per lo spostamento non giustificato dalla loro abitazione o dal loro comune? Le capitanerie di porto hanno proceduto ad elevare denunce, sequestri o sanzioni nei confronti dei responsabili di tali organizzazioni anti italiane? Dello zelo dimostrato dalle forze dell’ordine nel reprimere i pasticcieri napoletani dobbiamo serbare però gelosa memoria. Soprattutto per quando ne invocheremo l’intervento a contrasto degli spacciatori o sbandati irregolari che delinquono e molestano indisturbati nei centri urbani o nelle aree periferiche. Oppure per quando denunceremo l’ennesima truffa d’identità on line. Nel caso ci rispondessero con il consueto “non si può”, cordialmente li solleciteremo a ricordare a se stessi, e soprattutto ai loro superiori, che durante l’emergenza hanno dato piena prova che, invece, quando si vuole, si può fare tutto, presto, e con ammirevole intransigenza. #standandotuttobene

Carmine Ippolito

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