Proclama finale

Una volta non ero no Vax. Poi c’è stata la pandemenza. I vecchi dovevano scomparire, ma non sono scomparsi. Sono invece sempre piu’ numerosi, prevalenti e dominanti. Se il virus fosse stato diffusamente letale, ed i vecchi fossero scomparsi, la base vulnerabile si sarebbe esaurita, la restante popolazione si sarebbe naturalmente immunizzata e il problema si sarebbe rapidamente risolto. Poi sono apparsi i mirabolanti vaccini “civici”, ribosomici, sicuri, efficaci con le loro tante belle cellule fetali, adenovirali e compagnia cantando. E così sono apparse le varianti da vaccino proprio nei paesi dove era stata più diffusa l’inoculazione dei sieri genici. Il vaccino civico doveva essere obbligatorio prima per i soli sanitari, poi piano pianino per i docenti, adesso per i discenti, senza dimenticare lavoratori e tra poco disoccupati e socialmente utili rischiosi perché entrano in contatto in quanto in cerca di occupazione. Nel frattempo doveva essere una guerra. Ma a chi ha dato causa, nei laboratori scientifici, a questo flagello demenziale, la guerra non è stata dichiarata mai. Agli scienziati che esigono di avere la soluzione in via esclusiva ricordiamo che, per ora, in via esclusiva, può essere solo riconosciuta la responsabilità dell’accaduto. Perché sono scienziati quelli che si trastullano nei laboratori prima ad ingenerizzare i virus e poi con vaccini, antidoti civici e letali, adenovirus animali e cellule di embrioni abortiti. Sono passati due anni, e le strutture ospedaliere non sono state potenziate, le ricerche per le cure sono state ostracizzate ed i medici che le hanno praticate e predicate sono stati proscritti, silenziati e anche suicidati. Nel frattempo la strage silenziosa procede inesorabile. Trombosi, miocarditi, infarti, paresi. E siamo solo agli effetti collaterali immediati. Quelli futuri restano, allo stato, ignoti. Le vittime non sono solo anziani tremanti, barcollanti e putrescenti. I caduti che hanno prestato il braccio al vaccino, adesso sono giovani, senza patologie pregresse o comorbilita’. Si prestano per non subire ulteriori restrizioni e sottrarsi all’intimidazione incessante della propaganda vaccinale. Il rischio di letalita’ da covid, se curato, è vicino allo zero. Ma si pretende raggiungere, in un delirio eugenetico senza precedenti nella storia dell’uomo, il rischio zero da malattia quale obiettivo di un innaturale visionario disegno criminale da razza ariana. Ed allora sia chiaro: adesso voi potete perfezionare questo vaccino di merda, farne di nuovi, modificarne la composizione, sistema, metodica. Potete non introdurre alcun obbligo eppure tutti i divieti, in un capolavoro di impertinente e sfacciata impostura. Ma sappiate che al vostro sordid o, universale ed ostinato inganno opporro’ fermo e definitivo diniego. Tutto a indefettibile presidio di quel che vale sopra ogni altra cosa da millenni, l’inviolabilita’ dell’habeas corpus, del mio corpo, e non mi vaccinero’ mai………….fino alla morte di covid! Carmine Ippolito

Un pensiero riguardo “Proclama finale

Rispondi a GIUSEPPE MEROLLA Cancella risposta

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...