Mancano poche settimane alla scadenza del blocco degli sfratti e dei licenziamenti. Si intravede il baratro della catastrofe economica e dell’esplosione della grande crisi sociale, quale prevedibile conseguenza delle prolungate chiusure, del coprifuoco e di tutte le assurde limitazioni che, nelle intenzioni del governo giallorosso, avrebbero dovuto contenere la diffusione del covid 19, comunque ormai endemizzato. Ed il governo Draghi che fa? Raddoppia i rimborsi riconosciuti alle cooperative per la gestione delle attività di accoglienza migranti!
Sul tema dell’immigrazione il governo Draghi innesta la retromarcia e fa indietro tutta.
In effetti i rimborsi erano stati tagliati dal Governo Lega – cinque stelle per contenere lo scandaloso business delle cooperative operanti nel settore dell’accoglienza. L’idea dell’ammontare dei ricavi, derivanti dal business dell’accoglienza mascherata da umanitarismo, era passata alla storia grazie alla frase di Salvatore Buzzi, leader delle cooperative di sinistra, che, captato nell’inchiesta Mafia Capitale, aveva affermato compiaciuto che l’accoglienza dei migranti era meglio del traffico della droga.
La lezione di Buzzi però non poteva bastare.
Ed il Ministro dell’Interno del governo Draghi ha deciso di raddoppiare la quota dei rimborsi stabiliti per le attività di settore, cominciando dal kit di primo ingresso che passerebbe, grazie alle nuove disposizioni, da 150 a 300 euro circa di costo.
Con l’avvento della nuova genialata, che, nell’artificiosa neolingua, passa sotto la definizione di “transizione ecologica”, anche il materiale fornito a chi sbarca clandestinamente sul suolo italiano deve rispondere a rigorosi standard ecologici.
Tutto deve rispondere ad una nuova normalità che, anche nell’accoglienza dei disperati, rispetterà, da adesso, criteri green. Sicché, oltre a piccoli aumenti previsti alla voce personale, anche la sostituzione ecologica delle stoviglie usate per i pasti distribuiti nell’accoglienza implicherà notevoli aumenti dovuti al ricorso a stoviglie monouso, tutte ecocompatibili, biodegradabili e compostabili. Non è straordinario?
Grazie ad un virus prodotto in un laboratorio militare cinese, il debito pubblico italiano ha registrato un vertiginoso rialzo, l’Italia sta per contrarre smisurati prestiti ad usura con i mercati finanziari ( recovery fund) che graveranno, in via definitiva, sulla vita del paese e delle future generazioni, ed il governo italiano da prova di una straordinaria sensibilità ecologica: a prescindere dalla presenza di minori nel centro di accoglienza, ogni gestore riceverà 15 centesimi i più per i nuovi pannolini ecocompatibili per neonati fino a trenta mesi.
Il Ministro dell’ Interno però si è voluto superare, e per non fare mancare niente a chi entra illegalmente in Italia, ha garantito a chi sbarca illegalmente sul patrio suolo un ulteriore servizio particolarmente oneroso: agli immigrati, ospiti dei centri di accoglienza, sarà garantita anche una stringente assistenza da psicologi che saranno tenuti ad operare 8 ore settimanali nei centri fino a 50 posti, 16 ore nei centri fino a 100 posti, 24 ore settimanali nei centri fino a 300 posti e così via progressivamente.
Questo servizio – va detto – è stato previsto in aggiunta a quello, per nulla dissimile, già garantito dagli assistenti sociali che già stabilmente operano all’interno di tali centri. In ogni settore amministrativo, per gli italiani, l’obiettivo primario del governo è quello di evitare sprechi. Ed invece, quando si tratta di rimborsi alle cooperative operanti nell’accoglienza ai migranti, il governo Draghi non intende trascurare alcun particolare e raddoppia i limiti di spesa. Non va sottaciuto che le nuove previsioni si aggiungono a quanto già di base garantito nei rimborsi alle spese di assistenza ai migranti: vitto, alloggio, assistenza sanitaria, mediazione linguistica e culturale, corsi di lingua italiana, orientamento legale e territoriale, materiale didattico e ludico, farmaci e prestazioni non coperte dal SSN, 5 euro per le schede telefoniche, 2,50 per il pocket money, 1,80 al giorno per il trasporto. Insomma, copertura a 360 gradi di ogni forma di assistenza che grava sulle casse dello stato ad un costo medio che, con gli aumenti stabiliti dall’esecutivo, si calcola aggirarsi intorno ai 33,47 euro al giorno.
I quesiti finali sono due: 1) le famiglie italiane, in media, sono, nell’attuale congiuntura economica, in grado di spendere, per ciascuno dei propri figli o familiari a carico, 33,47 euro al giorno, ossia mille euro al mese per i bisogni di ciascuno? 2) esistono le condizioni per inserire nel circuito lavorativo ciascuno dei disperati che continuiamo ad accogliere nel momento in cui la nostra economia è al collasso?
Fa riflettere che sia poi il Ministro dell’interno a trascurare del tutto le possibili ricadute sulla tenuta dell’ordine pubblico che ne deriveranno dalla decisione di incentivare gli sbarchi anche grazie ai rimborsi delle spese di settore.
Fino a qualche anno fa qualsiasi insegnante di qualsiasi scuola conosceva la teoria del sociologo americano Abraham Maslow. Quest’ultimo aveva condotto studi all’esito dei quali aveva teorizzato la cd piramide dei bisogni: al vertice di tale piramide ci sono le persone che si sono auto realizzate, alla base i meno abbienti, i più numerosi.
Secondo Maslow questi ultimi sono quelli pronti a fare qualsiasi cosa per sopravvivere, perché, per costoro, l’alternativa sarebbe perdere la vita.
Adesso il Governo italiano incentiva gli sbarchi di questi disperati mentre il PIL del nostro paese è a zero.
Perfino Bergoglio ha detto che l’accoglienza non deve essere improvvisata: una nazione accoglie se può dare da mangiare, da vivere e se ha verificato che i nuovi arrivati non siano delinquenti o sbandati.
Se molti di costoro compiranno efferate azioni criminali sarà l’effetto della malasorte o di scellerate decisioni del Governo Draghi?
Carmine Ippolito